di Molière
con Flavio Bucci, Renato Campese e Anna Casalino
Regia di Nucci Ladogana
“È una di quelle farse di Molière nella quale si trovano molte scene degne della grande commedia. L’ingenuità, spinta forse un po’ troppo oltre, ne forma il carattere principale.” Così Voltaire scriveva dell’opera. I panni del malato immaginario furono per la prima volta indossati dallo stesso Molière il 10 febbraio 1673, quando l’opera andò in scena per la prima volta al Palais Royal. Sul finire della quarta rappresentazione, Molière è colto da un grave malore e muore qualche ora dopo. Queste circostanze danno alla sua ultima opera un particolare significato, e approfondiscono le note tragiche e amare che affiorano nella pur brillante e divertentissima commedia